MUSEO BAGATTI VALSECCHI
LE STRATEGIE



La casa museo Bagatti Valsecchi espone le raccolte d’arte rinascimentale collezionate dai fratelli Bagatti Valsecchi alla fine del XIX secolo per arredare la casa in cui abitare. Lo stesso palazzo (situato nel cuore di Milano), realizzato sotto la guida dei due fratelli, è ispirato alle forme architettoniche del rinascimento lombardo.


1. IMMAGINE COORDINATA

In vista dell’apertura del museo, Rosanna Pavoni commissiona ad Adelaide Acerbi nel 1993 lo studio per un piano organico dell’immagine coordinata.
Consapevole dell’importanza di questo strumento per varare e svolgere un’azione di comunicazione efficace e continuativa, coordina un team di professionisti che elabora una strategia che trova nel particolare della ricca tappezzeria ottocentesca del Salone ispirata ai velluti rinascimentali in cui sono tessute le abbreviazione del cognome BA –VA il logo del Museo. In questo elemento infatti convive l’omaggio al Rinascimento italiano che è alla base della creazione della casa e delle collezioni, la ricchezza decorativa propria di questo complesso artistico e la firma dei due artefici-ideatori, i fratelli Bagatti Valsecchi. Partendo da questo elemento, lo studio dell’immagine coordinata è stato sviluppato su differenti materiali e prodotti, finalizzato a sostenere la comunicazione dell’identità del museo.

Il dépliant è stato uno dei primi prodotti realizzati, in cui il forte impatto del logo oro su fondo blu è sostenuto dalle immagini delle sontuose sale e dei preziosi oggetti delle collezioni.

 

La cartella cartacea è stata studiata per diventare il contenitore dei materiali destinati alla comunicazione delle attività del museo.
In copertina il ricco decoro di un soffitto del museo.

 

La guida del Museo è stata pubblicata nel 1994 in occasione dell’apertura del museo e fa parte coerentemente dello studio dell’immagine coordinata: in copertina è riproposta una forte immagine decorativa con il particolare del cortile a mosaico del palazzo; all’interno il percorso è scandito attraverso le sale della casa, di cui sono pubblicate fotografie a colori.


2. MERCHANDISING

Rosanna Pavoni contatta alcuni designer, stilisti e aziende produttrici italiani e stranieri per lanciare un innovativo progetto di merchandising: non solo strumento commerciale ma innanzitutto parte integrante dell’identità stessa del museo. L’idea è quella di continuare il progetto artistico che è stato alla base della creazione della casa e delle collezioni Bagatti Valsecchi: così come i fratelli Bagatti Valsecchi si erano ispirati al Rinascimento per realizzare la loro dimora, senza copiare alcun modello in particolare, così è stato chiesto ai moderni artisti e designer di ispirarsi al complesso artistico Bagatti Valsecchi per progettare nuovi oggetti. Il catalogo dell’Art Shop del Museo si arricchisce così, a partire dall’inaugurazione del Museo nel 1994, di prodotti che non sono mai copie degli oggetti esposti nel museo, bensì sono invenzioni o libere rielaborazioni ispirate alle atmosfere, ai decori, al patrimonio artistico che il visitatore può percepire e vedere nelle sale.

Un esempio: Alessandro Mendini nel 1996 ha risposto all’invito ispirandosi a uno sgabello del XVI secolo per realizzare un nuovo sedile che porta inconfondibile la sua firma stilistica intrecciata alla cultura e alla creatività artigianale del Rinascimento italiano.




Presentazione attraverso singole schede fotografiche e descrittive dei prodotti creati per l’art shop del museo



Mendini, sedia Museo Bagatti Valsecchi, 1996


Alcuni degli oggetti creati da designer e artisti internazionali invitati da Rosanna Pavoni a partecipare alla realizzazione dell’art shop del museo (Sipek, Sawaya & Moroni, Valentino, Etro, Baleri, Orvola, De Santillana)






3. COLLANA BAGATTI VALSECCHI

Rosanna Pavoni ha ideato e curato la collana editoriale bilingue del Museo Bagatti Valsecchi "Appunti del Museo Bagatti Valsecchi", in cui si affrontano argomenti legati al restauro delle arti decorative e alla cultura del XIX secolo.
La brevità dei testi, non appesantiti da eccessive note ma corredati da scelte bibliografie, ha consentito alla collana di affrontare molteplici argomenti e di farlo con metodologie diverse. Il risultato è uno sguardo attento e aggiornato su specifici temi ricchi di contenuti e problematiche, attraverso percorsi aperti a ulteriori approfondimenti: e proprio la dotta “leggerezza” di questi brevi saggi stimola il lettore ad andare oltre attraverso un proprio personale itinerario di interessi.






4. PROGETTO BAMBINO

Nel 1998 inizia il progetto rivolto all’utenza infantile che prende il nome di progetto bambino.
L’obiettivo è quello di avvicinare al museo e al suo patrimonio i bambini e i ragazzi dai cinque ai tredici anni sia attraverso la famiglia sia attraverso la scuola. Sono studiati percorsi di visita per differenti fasce d’età in cui l’aspetto ludico lascia progressivamente più spazio all’apprendimento a seconda dell’età del ragazzo. Nelle sale del museo vengono collocate, a fianco delle schede per la visita dedicate agli adulti, schede appositamente studiate per i bambini e altre indirizzate ai genitori e agli accompagnatori adulti che possono così condurre i più piccoli in un percorso di gioco alla scoperta del museo. Per gli insegnanti sono realizzate cartelle contenenti materiali da rielaborare in classe che prendono spunto da quanto i ragazzi hanno appreso durante la visita al museo e che consentono di approfondire temi con differenti modalità e difficoltà, a seconda dell’età dell’alunno. Il progetto bambino è stato infine arricchito con la partnership dell'azienda I Pincopallino dalla novella scritta da Anna Paci Colombo dedicata alla casa Bagatti Valsecchi e ai due fratelli Fausto e Giuseppe, che è stata illustrata dalla vincitrice del concorso appositamente bandito nel 2000 tra gli allievi della Scuola del Libro di Urbino. L’immagine coordinata si è sviluppata con un nuovo logo studiato per il progetto bambino.




progetto bambino / 1: il logo dell'iniziativa, 1998


progetto bambino / 2: scheda da ritagliare



progetto bambino / 3: scheda con gioco per apprendimento. Il testo recita:"Osserva la foto di questa stanza, in cui manca un oggetto: riconosci quello mancante tra quelli sotto riprodotti: ritaglialo e incollalo al posto giusto"



5. PROGETTO DI RICERCA: 'OMAGGIO ALL'ARTIGIANATO D'ARTE'

Nel 1998 Rosanna Pavoni ha varato il progetto dedicato alla scoperta e valorizzazione dell'artigianato d'arte lombardo.
L'obiettivo della ricerca è la creazione di nuovi percorsi e materiali di indagine utili a differenti discipline: dalla storia dell'arte, alla storia delle tecniche artistiche; dalla storia economica alla storia della crescita urbanistica della città.
Il punto di forza del progetto è l'innovativo censimento degli artigiani e delle botteghe artigiane attive a Milano e in Lombardia nei cantieri edilizi e di arredo dall'Unità d'ltalia alla prima guerra mondiale. Il censimento è stato impostato sugli archivi privati delle famiglie lombarde coinvolte nel grande riassetto urbanistico e territoriale di fine secolo, sullo spoglio delle guide commerciali e delle riviste d'epoca. Parallelamente al censimento, ha preso il via la ricerca sull'iter formativo di queste maestranze: sono oggetto di studio sia le istituzioni preposte alla formazione sia le fonti a stampa e i repertori ornamentali destinati agli artigiani.
Dopo due anni di lavoro sono state prodotte oltre 5.000 schede di censimento su un database appositamente ideato che consente interrogazioni e chiavi di lettura differenti: ciò rende il censimento un sistema flessibile e ricco di potenzialità.